mercoledì 30 marzo 2011

E-mail da un assedio/4

A: crise@live.it

Caro papà,
Sono la tua amata figlia Criseide, vittima delle furie e dei soprusi del feroce e violento Agamennone. Sono prigioniera da tanti giorni e non so più cosa pensare.
Ti scrivo questa lettera per chiederti aiuto, ne ho tanto bisogno! Non riesco a dormire tranquilla e ho paura anche di guardarlo, perché temo che possa farmi del male.
Spero che questo mio sfogo arrivi a te e che tu possa farmi liberare da questa atroce e crudele agonia. Sono pronta a qualsiasi cosa, basta che mi liberi da qui!
Ti voglio tanto bene, spero di rivederti presto
la tua Criseide

E-mail da un assedio/3

A: apollo@olimpo.net

Caro Apollo,

Le scrivo perché Le devo confidare un fatto per me assai increscioso: Agamennone ha rapito mia figlia, sono pronto a qualsiasi cosa per riaverla!

Fiducioso nel Suo pronto intervento,

sempre Suo fedelissimo

Crise

E-mail da un assedio/2

A:Crise@live.it

Signor Crise,

si può scordare di rivedere Sua figlia, io sono il principe più potente di tutti e Lei ha osato offendermi, dicendo che è pronto a pagare un riscatto. A questo punto Le dico che Sua figlia non ritornerà mai più a casa sua, con questo chiudo il nostro discorso!

Vada al diavolo

Agamennone



E-mail da un assedio/1

A: Agamennoneprincipe@live.it

Gentile Signor Agamennone,

Le scrivo per chiederLe di liberare mia figlia, sono disposto a pagare un riscatto.

Distinti saluti

Crise

Destinazione paradiso

Quel fiore del mandorlo di Calabria volge a mezzogiorno tra due strade che si incrociano e che sembra vadano a finire dentro un fiume; ma il ponte divide le due strade: una continua lungo la costiera ed arriva al mare; l'altra gira a destra e sale tra le curve del promontorio.

La prima strada, che scende verso la costiera, attraversa un paese che si chiama Bovalino: sembra un piccolo paese di un presepe. La strada continua sempre in discesa offrendo al nostro sguardo un panorama meraviglioso: siamo arrivati lungo il litorale di Siderno con le sue spiagge infinite ed un mare di un azzurro indescrivibile. Nell'aria si respira l'arrivo dell'estate.

La seconda strada sale tra le curve del promontorio incontrando qualche paese fantasma, Roghudi attraversato dal torrente Amendolea. Salendo ancora ad un certo punto arriviamo a Pentidattilo: una meraviglia della natura chiamata cosi perché i monti che lo circondano sembrano le cinque dita di una mano. Il paese è circondato da campi e vigne, le casette sono circondate da giardini in fiore: sembra un piccolo angolo di paradiso.